Visma|Lease a Bike, Sepp Kuss si concentra su Tour e Vuelta in veste di gregario di lusso: “È un ruolo che mi piace”
Sepp Kuss sarà uno degli uomini al servizio di Jonas Vingegaard sia al Tour de France che alla Vuelta a España. Lo statunitense della Visma | Lease a Bike ha rivelato quali saranno i suoi piani per la stagione ormai alle porte, dove spera di tornare ad alti livelli di prestazioni dopo un 2024 deludente, ma esclude la possibilità di tornare ad essere capitano della squadra in una grande corsa a tappe. Sarà quindi molto improbabile vederlo nuovamente vincere un grande giro, come successo nella sorprendente Vuelta del 2023, quando salì sul gradino più alto del podio di Madrid insieme ai compagni di squadra Vingegaard e Roglic.
“Il mio obiettivo principale è quello di dare il meglio di me in queste due gare – ha dichiarato il 30enne del Colorado a Cycling News riferendosi al grande giro francese e a quello spagnolo che saranno due grandi obiettivi nella stagione dei gialloneri – Non gareggio molto in primavera e non sono sempre al meglio in quel periodo, quindi voglio usarlo come base per costruire l’estate. L’obiettivo sarà quello di concentrarmi”.
Nel corso di questa stagione Kuss vuole tornare ad essere un ultimo uomo di fiducia per i capitani soprattutto nelle salite più dure e decisive, come è stato nelle passate stagioni. “È un ruolo che mi piace, un ruolo molto più facile di quello di leader in gara e un ruolo che posso svolgere abbastanza bene. Al giorno d’oggi servono corridori che sappiano accelerare al momento giusto, non si fa più tanta differenza con un ritmo duro e costante. Il livello è talmente alto che servono corridori specifici per momenti specifici – ha ribadito lo statunitense classe 1994 che non disprezza il fatto di non essere al centro dell’attenzione – È più comodo stare lontano dai riflettori, ci sono meno aspettative dall’esterno. Ho le stesse aspettative o motivazioni per me stesso, ma per il tipo di persona che sono preferisco stare lontano dai riflettori”.
Con l’arrivo in squadra di uno scalatore forte e vincente come Simon Yates, e i continui progressi del suo connazionale Matteo Jorgenson per Kuss sarà sempre più difficile trovare spazio per essere leader, un ruolo che comunque non è mai stato di suo primario interesse. “Non è mai stato lontanamente nel mio radar essere un leader in un Grand Tour, ma si è rivelato così – dice – Quindi non direi che sto cercando la leadership in un Grand Tour o che sto cercando il contrario. Si tratta solo di presentarsi, dare la migliore versione di me stesso e vedere cosa ne viene fuori”.
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